Viaggi in nord Europa, quando andare
Scegliere i periodi migliori per i viaggi in Nord Europa è un problema più complesso di quanto potrebbe sembrare a prima vista.
Già, perché se è vero che per quanto riguarda la temperatura l’estate è sicuramente il momento migliore, ci sono alcune variabili che è bene tener presente quando si prenota, a seconda di ciò che si vuole vedere e dell’esperienza che si vuole avere.
Se siete amanti delle atmosfere romantiche dell’inverno, ad esempio, poche cose sono suggestive come qualche giorno in uno chalet o addirittura un igloo negli Artic Resort in Lapponia, o magari un hotel con sauna e spa mentre fuori la neve fiocca abbondante e silenziosa.
Il nord Europa è sempre una meta ideale, e il mondo dei viaggi in nord Europa è un mondo tutto da scoprire.
Il meglio: giugno, luglio e agosto
Giugno, luglio e agosto, in genere, sono i periodi migliori per visitare il Nord Europa, a meno che non si scelga una destinazione più “continentale” (ad esempio il Nord della Russia, per il quale è meglio puntare sulla primavera o sull’autunno).
Le temperature sono accettabili: a Oslo, per fare un esempio, le temperature ad agosto vanno dagli 11 °C ai 20 °C. Miti, insomma, ma di certo non abbastanza per permettersi di girare senza una giacca! In più d’estate le precipitazioni sono molto meno abbondanti.
D’inverno, invece, essere sotto zero è la regola, anche se molto dipende dalla zona in cui ci si trova: grazie all’azione della Corrente del Golfo, in Norvegia si hanno temperature tutto sommato sopportabili anche a dicembre e a gennaio, ma se ci si sposta in luoghi che non possono contare sull’azione benefica delle correnti marine, allora può fare davvero molto, molto freddo.
Il sole di mezzanotte
Un’altra variabile da prendere in considerazione è la luce.
Vista la latitudine dei paesi del Nord, le ore di sole sono molto più “estreme”: al Polo Nord durante il solstizio d’estate il sole non tramonta, ma di fatto “si rialza” in mezzo al cielo in un giorno perpetuo: è il fenomeno del sole di mezzanotte.
Il contrario avviene invece d’inverno, quando le ore di luce sono ridotte al minimo, fino a scomparire del tutto. Soprattutto a giugno – ma anche a maggio e luglio – potete quindi contare su un fenomeno che è tanto più evidente man mano che ci si avvicina al polo. Non a caso uno dei punti d’osservazione privilegiati per l’osservazione del sole di mezzanotte è Capo Nord, il punto più settentrionale della Scandinavia.
E per le aurore boreali?
Quindi l’estate è sempre la soluzione migliore per un viaggio al Nord? In linea di massima sì, tranne per un caso: che voi vogliate andare a caccia delle aurore boreali.
Questo fenomeno luminoso, causato dall’attrito con lo strato di atmosfera terrestre più esterno delle particelle di origine solare, si manifesta in stupefacenti arazzi prevalentemente di colore verde, ma a volte anche violetti, blu e rossastri, che si dipanano muovendosi con lentezza attraverso il cielo.
È uno degli spettacoli più incredibili a cui possa capitare di assistere (si verificano anche al Polo Sud, assumendo il nome di aurore australi; collettivamente si parla di aurore polari).
Queste forme sono in grado di innalzarsi per parecchi chilometri e muoversi seguendo ritmi segreti, rimanendo immobili per ore e poi muovendosi improvvisamente, fino a trasformarsi in macchie luminose dalle proporzioni colossali.
Bene, per vedere le aurore boreali il periodo più propizio va da settembre a marzo. In questo periodo va sicuramente più freddo, ma le lunghe notti serene del Nord permettono di ammirare questo spettacolo al suo meglio, soprattutto se si evitano le zone dove l’inquinamento luminoso – comunque molto limitato in Scandinavia – è minimo o assente.
Scegliete quindi i mesi più “tollerabili” (settembre e marzo, appunto, o al limite ottobre e febbraio) e date un’occhiata anche al calendario lunare, visto che l’aurora boreale dà il suo meglio quando non c’è la luna piena.